Al Setti Carraro una serata show per presentarsi alla città

Nato come Collegio reale delle fanciulle per volere di Napoleone nel 1808, l’Educandato Setti Carraro è una scuola del tutto statale dal 2010/2011. Molti, però, non lo sanno e — ingannati dalla splendida sede di palazzo Archinto — credono si tratti di un istituto privato.

«È anche per correggere questa convinzione che abbiamo deciso di aprirci alla città, dando a tutti la possibilità di visitare la scuola e di conoscere la sua offerta attraverso le proposte degli studenti» spiega il rettore Giorgio Ragusa presentando “Una serata al Setti Carraro”, in programma stasera dalle 19 alle 22.

Di strada negli ultimi 216 anni ne è stata fatta molta. L’ex collegio per fanciulle (ha studiato qui anche Letizia Moratti), che da 15 anni è frequentato anche da ragazzi, oggi ha quattro sezioni di liceo (oltre a elementari e medie): classico, classico europeo Esabac (consente di ottenere il diploma sia italiano che francese), linguistico internazionale spagnolo e linguistico Esabac. E la serata di oggi vuole rappresentarli tutti.

«L’ispirazione arriva dalla Notte dei licei classici, a cui il Setti Carraro partecipava prima del Covid, ma è coinvolto anche il linguistico » racconta Manfredi Marini, allievo di quinta del classico europeo, che ricorda «la bella sensazione di condivisione» da replicare stasera in «una scuola ricca di opere d’arte in cui in ogni aula gli svolgono attività diverse».

Dell’organizzazione si sono occupati i ragazzi (coordinati da Laura Pizzetti, docente di lettere), con 300 allievi coinvolti su circa 450 totali. Il programma è ricchissimo: spettacoli teatrali — dalla rivisitazione moderna (e ironica) dell’Inferno di Dante con i gironi associati alle fermate dalla metropolitana di Milano* alla messa in scena dell’Oracolo di Delfi —, giochi, una mostra fotografica di opere d’arte ricreate dal vivo (dalla Gioconda al Giuramento degli Orazi) e un banchetto. «Ci saranno assaggi di cibi tipici della cultura spagnola, francese e inglese, le lingue che studiamo: croissant salati, churros, formaggi» spiega Carlotta C., 16 anni, allieva del linguistico, che vede nella serata «un modo per tornare alla normalità dopo gli anni del Covid e per sentirci ancora più uniti».

Un’attenzione particolare spetta alla musica. «Alle 18 — spiega Benedetta F., 17 anni, alunna del classico — sette allievi si esibiranno davanti a una giuria di studenti**, incaricata di scegliere la voce che rappresenterà il Setti Carraro a MiVision, la sfida musicale tra le scuole milanesi».
Sara Bernacchia – La Repubblica ed. Milano del 02 febbraio 2024

*Erik suona il violino come accompagnamento al balletto iniziale
**Erik è uno dei giudici

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