Inizia la scuola (ovvero l’asilo nido)

Oggi è il primo giorno di asilo. Finalmente ci siamo, dopo tanta attesa (nostra), dopo tanti pensieri e domande (gli piacerà? E se non vorrà andare come si farà?). Gli interrogativi restano, ma il bilancio del primo giorno è più che positivo! Arriviamo, Erik e io, come raccomandato, puntuali alle 9 e 45. Per prima cosa le educatrici ci indicano il nostro angolino personale, dove appendere la cartella, a suo tempo il cappottino e riporre i sandaletti. Accanto all’adesivo con scritto il nome una bella arancia. E voilà, in un attimo varchiamo insieme la soglia delle due stanze dedicate agli “Orsetti bianchi” dove Erik passerà le sue giornate.

Ad accoglierci i “veterani”, quelli che frequentavano il nido già lo scorso anno e le tre educatrici. A terra, due grandi fogli bianchi pronti per essere riempiti di colori, disegni e scarabocchi. Erik all’inzio è intimidito, non si stacca di un centrimetro da me… ma la voglia di prendere tutti quei pastelli gli dà coraggio. Appena ne intercetta uno abbandonato da un altro bimbo se ne impossessa e me lo consegna, una sorta di scorta per l’inverno! Si vede proprio che la condivisione è un concetto oscuro. Le educatrici cercano di conivolgerlo, di richiamare la sua attenzione: ci riescono fornendogli una scatola di macchinine. Lui si entusiasma (c’è persino l’elicottero…). Minuto dopo minuto, prende confidenza con il posto, si allontana da me e inizia una nuova attività: cucinare (per finta!) prelibatezze al forno. Pesce, peperoni, pannocchie…
Con gli altri bimbi non interagisce, è evidente una reciproca e dignitosa sopportazione!

Il tempo della prima giornata (un’ora e mezza) sta per scadere, tutti i giochi vengono riordinati per fare spazio alla sessione di canto. Erik, forse indispettito per i giochi “scomparsi” o perché tutti gli si siedono vicino vicino, scoppia in un pianto travolgente, più acuto della canzoncina sulla mucca che fa Dlen dlen intonata dalle maestre! Ci allontaniamo insieme, e osserviamo da lontano senza più piangere. La mattina finisce così, ahimè. Fuori ad aspettarci la nuova tata, Tullia. Quante novità tutte insieme!

Bravo Erik, e domani continua l’avventura…

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