È finito l’inverno, è terminato il contratto con il porto di Aprilia e si apre quello con Lignano Sabbiadoro.
Arrivato in treno sabato 24-03-2018, salgo a bordo e tutto è in ordine, anche le batterie hanno tenuto la carica nonostante il freddo intenso di questo inverno.
Il motore parte al primo colpo e l’elica gira perfettamente; mentre si scalda, eliminando anche l’anticongelante immesso nel circuito di raffreddamento, recupero tutte le cime di ormeggio per portarle via e alle 13:30 lascio definitivamente il nostro posto barca di Aprilia.
Come sempre il cicalino dell’allarme di profondità mi accompagna per un bel pezzo fuori dal porto nel tratto iniziale del canale obbligandomi ad andare pianissimo ma poi la profondità aumenta e posso accelerare e guardare il panorama anziché l’ecoscandaglio.
Entrare in un porto la prima volta è sempre emozionante, soprattutto se hai solo una pallida idea di dove dovresti dirigere per raggiungere il nuovo posto barca girando intorno agli innumerevoli pontili galleggianti del marina di Punta Faro.
Arrivo davanti al nostro nuovo pontile e, grazie anche alla totale assenza di vento, entro all’ormeggio senza difficoltà e alle 14:30 Penelope è ferma.
Segue la trafila della sistemazione delle cime di ormeggio definitive, la regolazione delle misure, le prove a motore a marcia indietro per controllare la tenuta e la distanza dal pontile, lo spostamento delle legature colorate di riferimento per la lunghezza e la consapevolezza che qui dovremo obbligatoriamente fare uso della passerella per salire e scendere dal molo visto che la scaletta presente è troppo lontana dalla plancetta di poppa.
Prima notte della stagione a bordo, stufetta accesa (la sera 13° dentro e al mattino dopo 2° fuori), cena a bordo grazie alle scorte sempre presenti.
Nota di colore: subito persa in mare la chiave del box (unica!) e chiamato il fabbro per la sostituzione completa della serratura.
